Lo smalto è un tessuto eccezionalmente duro, minerale, formato da cristalli idrossiapatite di calcio, che al di sotto di un pH di 5.5 circa, inizia a dissolversi innescando un processo di demineralizzazione.
Questo avviene principalmente a causa degli acidi prodotti dal metabolismo delle specie batteriche cariogene dopo ogni pasto, soprattutto se ricco di cibi zuccherati.
Questo processo viene normalmente fermato grazie al ruolo della saliva, che contiene fosfato e calcio, in grado di “tamponare” l’azione acida di questi prodotti batterici, portando alla remineralizzazione dello smalto.
L’alternanza di momenti di demineralizzazione e remineralizzazione dello smalto deve rimanere in equilibrio: un’igiene orale carente, il consumo elevato e un’elevata frequenza di assunzione di zuccheri possono portare al permanere di un pH al di sotto della soglia critica in cui il processo di remineralizzazione non può avvenire.
Per minimizzare il rischio di carie, quindi, è opportuno diminuire il consumo di cibi contenenti zuccheri, non solo dal punto di vista quantitativo ma anche in termini di frequenza.
Un altro consiglio è quello di lavarsi i denti in modo scrupoloso con un dentifricio a base di fluoro. Infatti, il fluoro, oltre a remineralizzare e a rallentare l’attività dei batteri patogeni, è in grado di cambiare la composizione chimica dello smalto, trasformando l’idrossiapatite in fluoroapatite, solubile a pH più bassi (pH 4.5 circa).