PRIMA DI INIZIARE
È importante scegliere un luogo che sia famigliare per l’anziano, come la cucina o la sala da pranzo che consenta di avere spazio per lavorare e una buona illuminazione. Il bagno permette di utilizzare il lavandino e lo specchio, utile soprattutto se ci si posiziona dietro la testa della persona seduta su una sedia.
Prima di procedere, è bene preparare
- lo spazzolino da denti,
- il dentifricio,
- il collutorio a base di clorexidina (se non è possibile utilizzare il dentifricio) oppure acqua e bicarbonato di sodio,
- lo specchietto dentale e un nettalingua (se disponibili),
- garze,
- un piccolo asciugamano,
- una ciotola e un bicchiere d’acqua
L’anziano può essere fatto accomodare su una sedia o sul letto. L’importante è che mantenga una posizione eretta affinché il dentifricio e l’acqua non vadano di traverso.
Se l’anziano si sente intimorito, è bene posizionarsi in piedi dietro alla sua testa. Ciò consente di svolgere al meglio il proprio compito, parlando e spiegando la procedura, senza sovrastare la persona seduta che può sentirsi oppressa.
Un approccio utile è quello del “tell-show-do” ovvero “spiega ciò che stai facendo-mostra come fare-permettigli di farlo come lo hai spiegato”. Usare la stessa tecnica, alla stessa ora e nello stesso luogo ogni giorno consente di creare una routine che sarà rispettata più volentieri nei giorni a seguire.
In caso di poca collaborazione, siamo creativi: usiamo gli oggetti preferiti o la musica per calmare e dare conforto.
E in caso di dubbi o necessità di ulteriori suggerimenti, chiedere sempre il parere o un consiglio al proprio dentista.
PROCEDURA PER LAVARSI I DENTI
■ Lavarsi le mani e indossare guanti monouso.
■ Se portatore, rimuovere delicatamente le protesi (totali o parziali removibili).
■ Controllare la presenza di eventuali pezzetti di cibo tra i denti e le guance, passando con il dito avvolto da una garza umida.
■ Utilizzare uno spazzolino manuale o elettrico con setole morbide.
■ Utilizzare una piccola quantità di dentifricio al fluoro. Se dentifricio non è tollerato, usare un collutorio a base di clorexidina (sempre senza alcool).
■ Posizionare lo spazzolino da denti con le setole verso la gengiva, formando un angolo di 45 gradi. Il movimento deve essere “a rullo” dalla gengiva verso il dente. Se questo movimento risulta difficoltoso, è possibile utilizzare una tecnica rotatoria (piccoli movimenti circolari sulla superficie del dente).
■ Spazzolare la lingua.
■ Se la persona non può risciacquare, passare il dito avvolto da una garza umida (acqua o collutorio) su denti, gengive e mucose.
Cura e pulizia della protesi mobile:
■ Rimuovere la protesi dopo ogni pasto. Lavarla con acqua tiepida, spazzolino da denti o specifico per protesi, dentifricio o sapone delicato (es. per i piatti).
■ Sciacquare bene la protesi prima di metterla in bocca. Se non la si indossa, asciugarla bene e riporla in un contenitore o in un tovagliolo. Non lasciare la protesi in un bicchiere con acqua o bagnata: questo può far proliferare batteri e funghi, dannosi per il cavo orale
■ Disinfettare regolarmente la protesi con acqua e una pastiglia specifica per la disinfezione. Non lasciare in acqua più del tempo indicato sulla confezione o consigliato dal dentista/igienista dentale.
LA SCELTA DEI VARI AUSILI DI IGIENE ORALE (SPAZZOLINO, NETTALINGUA, GARZE E SPUGNETTE INTRAORALI), NONCHÉ DEL TIPO DI DENTIFRICIO, DELL’UTILIZZO DEL COLLUTORIO E DI EVENTUALI ALTRI PRODOTTI DI DISINFEZIONE E IDRATAZIONE DEL CAVO ORALE, COSÌ COME LE TECNICHE DI SPAZZOLAMENTO DEVONO ESSERE SUGGERITI DALL’ODONTOIATRA O DALL’IGIENISTA DENTALE, IN BASE ALLE ESIGENZE DELLA PERSONA DA ACCUDIRE.